Sede del museo archeologico, della pinacoteca e dell’incantevole giardino alla napoletana 

Costruito dal signore di Vasto Giacomo Caldora attorno al 1427 su degli orti che prima appartenevano al convento degli Agostiniani, Il palazzo divenne dei Marchesi d’Avalos nel 1496. I d’Avalos mantennero l’impianto tardo gotico del palazzo, ancora oggi visibile in alcuni dettagli portati alla luce dai recenti restauri, ma svilupparono e ingrandirono la costruzione che divenne il centro del loro potere. 

Nel 1566 purtroppo il palazzo venne dato alle fiamme dagli ottomani che erano entrati a saccheggiare la città agli ordini di Piyale Pascià. I Marchesi del Vasto dopo pochi anni lo ricostruirono nelle forme attuali, partendo dalla facciata Ovest che dà su Piazza Lucio Valeri Pudente. Questa è sicuramente la più rilevante dal punto di vista architettonico e richiama lo stile cinquecentesco dei palazzi romani. 

Il Marchese Cesare Michelangelo d’Avalos apportò notevoli miglioramenti al palazzo, dotandolo di un teatro al piano terra e dello scalone monumentale che oggi conduce alla pinacoteca. I suoi eredi, nella seconda metà del ‘700, affidarono probabilmente all’architetto Mario Gioffredo, lo stesso a cui è attribuito il progetto della chiesa del Carmine, la sistemazione del lato Nord.  

A fine secolo furono sistemati i loggiati e i terrazzi sul lato verso il mare e il giardino di stile napoletano. Questo è oggi forse il punto di maggior interesse del complesso per l’atmosfera data dal pergolato sorretto da colonne in mattoni e dalle maioliche napoletane, per l’incantevole vista sul Golfo di Vasto e per le testimonianze architettoniche del primo palazzo, fra cui una bella bifora in stile gotico flamboyant. 

Dopo la fine del marchesato, dichiarata nel 1808, i d’Avalos si ritirarono a Napoli. Il palazzo fu ceduto a privati e diviso in appartamenti e botteghe. Per lunghi anni nel suo teatro venne ospitato un cinema. Nel 1974 fu acquisito quasi totalmente dal comune di Vasto adibito a sede museale. Oggi ospita il Museo Archeologico, il Museo del Costume Antico e la Pinacoteca. Il giardino alla napoletana fa parte del percorso di visita museale, ma ospita anche diversi eventi estivi. Il cortile del palazzo, invece, è a volte sede di concerti. 

Il palazzo è stato quasi completamente restaurato dal comune di Vasto negli anni ’90 dello scorso secolo. Non completamente perché l’angolo di Nord-Est, con il grande terrazzo che si affaccia sul mare, è ancora di privati. Perciò, se mai voleste abitare a Vasto nel palazzo dei suoi Marchesi, sappiate che è un sogno ancora raggiungibile! 

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